Health

Quali sono i migliori dentifrici per bambini?

Possono avere il sapore di chewingum o caramella e confondono i bambini che sono indotti a mangiarli. Per i dentifrici dei i nostri bambini spesso  le aziende esagerano con dolcificanti e coloranti. Dall’analisi delle etichette di 25 dentifrici per bambini venduti in farmacia, in erboristeria o nella grande distribuzione emerge una scarsa attenzione a dare le informazioni utili per scegliere il prodotto giusto in relazione all’età. Infatti, fino a sei anni il contenuto di fluoro è un elemento fondamentale per la salute dei denti.

Attraverso l’analisi delle etichette dei più diffusi dentifrici per bambini sul mercato, vi aiutiamo a scegliere in maniera consapevole il prodotto giusto.

Per scegliere il dentifricio giusto per il vostro bambino, si deve fare particolare attenzione:

  • all’età: Il dentifricio per bambini è da usare tra i 3 e i 6 anni: controllate il contenuto di fluoro che non deve essere superiore a 500 ppm. Per i bambini con meno di tre anni il dentifricio non è utilizzabile perché non sono in grado di non ingerirlo volontariamente, mentre dai sei anni in poi potete usare lo stesso degli adulti.
  • al fluoro: Il ministero della Salute raccomanda la fluoriprofilassi in età pediatrica, cioè l’uso di integratori di fluoro, in gocce o pastiglie, nei bambini fino a 12 anni circa. Questo apporto risulta particolarmente utile quando il bambino ha meno di tre anni e non usa il dentifricio anche perché l’acqua dei nostri rubinetti, ma anche la maggior parte delle acque minerali in bottiglia, contiene fluoro in quantità troppo scarsa. Bisogna quindi valutare insieme al pediatra qual è l’apporto complessivo di fluoro del piccolo per stabilire se e quale integrazione è necessaria e scegliere il dentifricio con il contenuto di fluoro adeguato a seconda dell’età. Il nostro consiglio è di somministare l’integratore alla sera, prima di andare a dormire e senza mangiare nulla dopo, in modo che il fluoro resti più tempo a contatto con i denti.
  • ai conservanti e coloranti: Guardate in etichetta gli ingredienti: un buon dentifricio deve avere al massimo un conservante meglio se di uso alimentare (sodium benzoate e sorbate, mentre la famiglia dei parabeni – methylparaben, propylparaben – non sono di uso alimentare) e nessun colorante (sono indicati con CI e un numero).
  • al gusto: Il dentifricio giusto non deve essere confuso con una caramella o qualcosa di buono da mangiare, ma allo stesso tempo non deve essere una tortura per il palato.
  • alla scadenza. Il dentifricio si conserva normalmente per 12 mesi dopo l’apertura: non usatelo dopo la scadenza.
  • al prezzo: Se il dentifricio è venduto solo in farmacia o in erboristeria costa molto di più: siamo attorno ai 4 euro in media contro 1,10 euro circa dei dentifrici a marchio commerciale e i 2 euro circa di quelli venduti nei supermercati e ipermercati. Potete risparmiare fino al 20% per lo stesso dentifricio girando qualche punto vendita. Mentre se il prodotto è venduto sia in farmacia che al supermercato, compratelo in quest’ultimo visto che costa in media il 20% in meno.

L’igiene orale dei bambini

Lavarsi i denti è un gesto che deve entrare a far parte delle abitudini quotidiane fin da piccoli.

Fino ad un anno niente spazzolino, né dentifricio, basta strofinare delicatamente con garza umida o con gli appositi ditalini di gomma sulle gengive e sui denti.

Da uno a tre anni sì allo spazzolino, no al dentifricio, il bambino deve iniziare a prendere confidenza con lo spazzolino, ma saranno sempre mamma e papà a pulire i denti. Niente dentifricio, quindi, fino a tre anni perché il bambino non è ancora in grado di controllare la deglutizione e ne ingerisce una quantità troppo alta (il 65% secondo alcuni studi).

Dopo i 3/4 anni, sotto l’occhio vigile di mamma e papà, il bambino può iniziare a lavarsi i denti da solo con spazzolino e dentifricio. Quest’ultimo deve avere un contenuto di fluoro non superiore a 500 ppm (controllate in etichetta). Una quantità che garantisce il corretto apporto di fluoro per proteggere i denti, ma è abbastanza basso per evitare la fluorosi (degenerazione dello smalto dei denti, demineralizzazione e macchie).

Dai 6 anni in poi, è il momento dell’emancipazione: il bimbo si lava i denti da solo e senza limiti di fluoro. Infatti, può usare un dentifricio per adulti anche perché la quantità ingerita involontariamente scende al 30% perché i riflessi di deglutizione sono già sviluppati.

Quanto dentifricio e quale spazzolino? Basta poco dentifricio, la quantità necessaria a “sporcare” lo spazzolino. Infatti, la pulizia è data dal movimento meccanico dello spazzolino, che deve essere piccolo e con setole morbide. Sostituitelo appena le setole si rovinano. Attenzione agli spazzolini con pupazzetti e simili che hanno impugnature non adeguate e dimensioni spesso eccessive per un bambino rendendo difficile la pulizia dei denti.

Come si lavano? Dal rosa al bianco, cioè dalla gengiva al dente: è così che si porta via lo sporco.

Attenzione agli zuccheri. Caramelle, merendine, bibite gassate che sono assolutmente da evitare il più possibile soprattutto nell’intervallo tra un pasto e l’altro: la carie infatti va a nozze. Non è la quantità ma la frequenza che fa il danno peggiore.

Marche testate:

  • Acquafresh
  • Aloement
  • Auchan
  • Az
  • Carrefour
  • Chicco
  • Colgate
  • Coop
  • Dentosan
  • Elmex
  • Esselunga
  • First Teeth
  • Fluocaril
  • Four Fruit
  • Gum
  • Iodosan
  • Mentadent
  • Odontovax
  • Oral-B
  • Weleda
  • Zendium

About the author

Related Posts