Le faccette dentali sono sottilissime lamine in porcellana, ceramica oppure in resina che vengono applicate permanentemente sul dente, utili per correggere piccole imperfezioni quali scheggiature, denti storti, diastemi e denti gialli o macchiati che non possono essere trattati tramite detartrasi o sbiancamento professionale. Vengono applicate direttamente sul singolo dente per migliorarne l’aspetto estetico.
Vediamo dunque in che modo vengono “cementate” le faccette sui denti e quali consigli mettere in pratica per evitare di scheggiare o rivinare le protesi, preservandole anche nel lungo termine.
Cosa comporta l’intervento?
Le faccette dentali in ceramica o porcellana per procedere all’applicazione hanno bisogno di una programmazione specifica e della collaborazione con l’odontotecnico.
Sono richieste due sedute dal dentista:
La prima seduta consiste nella scelta del colore più adatto per la faccetta, la limatura del dente, l’esecuzione dell’impronta dentale;
La seconda seduta consiste nell’applicazione della faccetta sul dente o sui denti.
Gli step fondamentali per l’intervento sono:
– Visita specializzata
– Limatura del dente
– Impronta dentale
– Selezione del colore della faccetta dentale
– Cura del dente tramite acido fluoridrico e silano
– Applicazione sul dente della faccetta estetica
– Levigatura della faccetta dentale
Prima seduta
La prima cosa da fare è predisporre il dente per l’intervento: questo primo step prevede la limatura di una parte dello smalto del dente. La quantità di smalto rimosso dev’essere pari a quella dello spessore della faccetta dentale che vi sarà applicata: con l’obiettivo di migliorare il fissaggio della faccetta in modo che sia permanente, riducendo il rischio di scollamento.
Questa tipologia di operazione è possibile eseguirla con o senza anestesia locale (con iniezione di lidocaina.
Successivamente alla limatura del dente, il medico procede prendendo l’impronta dentale del paziente, necessaria per definire la perfetta dimensione dei denti.
Grazie all’utilizzo di una scala colorimetrica, il dentista seleziona il colore della faccetta più adatto per il paziente: la protesi dovrà avere la stessa cromia degli altri denti.
Seconda seduta
La seconda seduta consiste nella cementazione della faccetta sul dente. Prima di applicarla è necessario testare la protesi sul paziente, con l’obiettivo di accertare che colore e dimensione siano quelli scelti, se così non fosse, la faccetta può essere modificata prima di essere incollata definitivamente.
Dopo l’applicazione non sono possibili modifiche di colore alla faccetta in ceramica.
La tappa della cementazione è molto delicata perché prevede l’utilizzo di cementi compositi e sistemi adesivi. Il dente da perfezionare dev’essere completamente isolato con un piccolo fazzoletto di lattice che, fissato su un dente, evita l’accumulo di saliva e lo divide dagli altri denti.
Prima della cementazione, il dente dev’essere trattato con l’acido fluoridrico e ricoperto con un adesivo speciale (silano): questo step è indispensabile per ottenere una migliore adesione a smalto e dentina grazie al cemento composito. A questo punto, si può proseguire con la cementazione della faccetta sul dente.
Dopo l’applicazione della faccetta dentale, la protesi può essere levigata con dischi, frese e gommini per definirne i margini.
Come mantenere belle le faccette dentali?
Avere premura dei denti su cui sono state applicate le faccette dentali non richiede particolari cure, specialmente se le lamine cementate sono di porcellana o ceramica.
Per far durare più a lungo possibile la struttura di queste protesi è necessario seguire alcune regole generali:
Non masticare alimenti duri come torrone, ghiaccio e caramelle dure: per non scheggiare la ceramica di cui è formata la faccetta. Le faccette in porcellana sono molto resistenti, mentre quelle in resina hanno lo svantaggio di scheggiarsi ed incrinarsi molto più facilmente, obbligando quindi il paziente a sottoporsi nuovamente al trattamento.
Effettuare giornalmente e più volte al giorno la pulizia dentale anche sui denti perfezionati con le faccette dentali, in modo da evitare il deposito di placca e tartaro. Si consiglia di utilizzare spazzolino e dentifricio dopo i pasti e di utilizzare il filo interdentale almeno una volta al giorno. Le carie possono colpire anche il dente trattato: intaccando il dente nella parte non trattata con la faccetta (la carie non può colpire la porcellana, la resina e la ceramica).
Per prevenire la carie e gengivite, si raccomanda la pulizia dentale professionale una volta ogni 6-12 mesi.
Per chi è soffre di bruxismo e digrigna involontariamente i denti, il pericolo di scheggiare le faccette dentali è molto elevato: per prendersi cura della superficie dei denti, si suggerisce di utilizzare i rimedi specifici come il bite.
Non fumare, questa cattiva abitudine può macchiare o ingiallire sia i denti restaurati con le faccette, sia i denti naturali.
Si consiglia di fare attenzione all’assunzione di bibite ed alimenti che possono macchiare i denti raccomandiamo quindi di limitare il consumo di tè, caffè e vino per evitare di rovinare la cromia delle faccette dentali.