Persona che mangia spaghetti
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Masticare: quante volte dovremmo farlo?

A prima vista la masticazione sembra una cosa semplice e normale ma, in realtà, sono davvero pochi coloro che masticano correttamente. Masticare quante volte?

Uno degli inconvenienti principali del nostro attuale stile di vita risiede nel fatto che la maggior parte di noi non fa altro che correre tutto il giorno dietro ad un susseguirsi d’impegni, senza avere mai tempo per nulla e, quando arriva il momento di mangiare, ci ingozziamo in fretta e furia con la mente rivolta a ciò che dovremo fare subito dopo. Come se il mangiare fosse un inconveniente, un’intrusione nella nostra giornata che ci impedisce di andare avanti con “le cose più importanti”.

Molti studi scientifici hanno esplorato i vantaggi del mangiare lentamente e masticare il cibo a lungo. Si consumano meno calorie semplicemente rallentando il pasto, si beve più acqua ed è emerso che a fine pasto si ha meno fame.

Come il mangiare lentamente apporta questi benefici?

Quando si mangia in fretta, il nostro corpo non ha il tempo di passare attraverso il processo di segnalazione naturale, che comporta tutta una serie di ormoni e di feedback tra il nostro intestino e il cervello. Gli ormoni che segnalano quando abbiamo mangiato a sufficienza vengono prodotti nel corso del pasto, ma occorre del tempo. Se mangiamo troppo in fretta, possiamo facilmente assumere troppo cibo prima che il corpo abbia la possibilità di segnalare al nostro corpo che abbiamo mangiato a sufficienza.

Quanto tempo richiede questo processo?

Gli scienziati sembrano concordare sul fatto che al cervello occorrono circa 20 minuti per segnalare al corpo quando il cibo che mangiamo è troppo.

Mangiando più lentamente e masticando di più si dà tempo al cervello di comunicare tale messaggio, oltre facilitare notevolmente la digestione! Naturalmente la scelta di cibi nutrienti integrali, meno industriali possibile e un adeguato esercizio fisico sono fattori altrettanto importanti.

Ma la masticazione ha anche altri vantaggi?

Masticare rinforza i denti e la mascella e aiuta a prevenire l’accumulo di placca e carie.

Per quanto tempo dobbiamo masticare il cibo?

La maggior parte degli studi indicano un numero di masticazioni superiore a 40 per ogni boccone. Tuttavia, Horace Fletcher, alias “The Great Masticator” e fondatore del movimento di masticazione suggerisce di masticare 100 volte per ogni boccone. Questo può essere eccessivo per la maggior parte delle persone, può sufficiente masticare fino a quando il cibo diventa liquido in bocca e perde tutta la sua struttura.

Scelta di alimenti sani e di migliore qualità!

 Quando si mangia lentamente, si tende a prestare più attenzione a ciò che si mangia. Si inizia a preferire cibi sani e naturali. Questo perché sempre più i prodotti alimentari industriali vengono generalmente preparati o progettati in modo tale da avere un picco di sapore nei primi due o tre morsi. In seguito, il sapore si attenua e, infine, diventa sgradevole. Al contrario, la frutta come fragole, arance e perfino noci sono gradevoli ad ogni morso.

Masticazione consapevole per nutrire il corpo e l’anima!

Che dire del mangiare come una forma di meditazione?

“Mangiare consapevolmente” è un movimento in rapida crescita che si concentra non solo sul mangiare lento, ma anche sul trasformare il cibo in qualcosa di simile ad una “esperienza meditativa”.

La pratica ha le sue radici negli insegnamenti buddisti. Così come ci sono forme di meditazione che implicano lo stare seduti, in piedi o camminare in silenzio, molti insegnanti buddisti incoraggiano i loro studenti a meditare mentre mangiano. E’ per gustare il cibo più intensamente, soprattutto per il piacere che offre.

La Dr. Jan Chozen Bays, autrice di Mindful Eating dice: “Penso che il problema fondamentale sia che, quando mangiamo, manca la consapevolezza.” Il rimedio è semplice: “mangiare in modo diverso dal mangiare e parlare, dal mangiare e guardare la TV, o dal mangiare e consultare il tablet o lo smart phone e spettegolare al telefono mentre si twitta o si aggiorna il proprio stato su Facebook.”

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